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arr3 Dott. Valerio Pagliuca 


Relazione su Cristalbra del Dott. Valerio Pagliuca
valeri_paglicasm-tSa-169X237.jpg"CRISTALBRA zerodolore e' un dispositivo medico innovativo, che ha reso piu confortevole il decorso postoperatorio degli interventi chirurgici alle mammelle.
La possibilità di regolare il posizionamento del bustino consente di ottenere facilmente la necessaria compressione dei tessuti operati.
I tempi di recupero postoperatori sono diminuiti e, soprattutto, aumenta il confort rispetto ai piu comuni reggiseno.
L’accurato design, nonché la scrupolosa realizzazione del bustino, fanno di questo dispositivo un accessorio molto gradevole ed apprezzabile anche da un punto di vista estetico."
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Curriculum vitae del Dott. Valerio Pagliuca
Il Dottor Valerio Pagliuca, nato a Terni (TR) il 19/03/1973, ha conseguito la maturità scientifica presso il Liceo Scientifico “Renato Donatelli” in Terni nel 1991. Iscritto alla Facoltà di Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Perugia nel 1991, al terzo anno di corso ha frequentato come studente interno tirocinante l’Istituto di Patologia Generale diretto dalla Prof.ssa Maria Pia Viola Magni; nel triennio clinico ha frequentato come allievo interno la Clinica Chirurgica diretta dal Prof. Giuliano Daddi presso L’Ospedale S. Maria in Terni. Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Perugia il 24 Ottobre 1997, con discussione di una Tesi dal titolo “Trattamento chirurgico del cancro della tiroide”. Nella sessione Maggio 1998 ha ottenuto l’abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo, sostenendo l’Esame di Stato presso l’Università degli Studi di Perugia. Dal 1998 ha rivolto la sua passione di giovane medico alla Chirurgia Plastica e Ricostruttiva; dopo un breve periodo di frequenza è risultato idoneo al concorso per l’ammissione alla Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell’Università degli Studi di Perugia diretta dal Chiar.mo Prof. Cristiano Dominici. Immatricolatosi nell’Anno Accademico 1998/1999, ha conseguito il Diploma di Specializzazione in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva il 22 settembre 2003. Ha partecipato a numerosi Congressi Scientifici, anche in qualità di Relatore e di Membro del Comitato Organizzatore e Scientifico. L’attività di ricerca svolta, prevalentemente in ambito di Laser Chirurgia, è testimoniata dagli abstract dei principali Congressi Nazionali. È iscritto alla Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica.

  La chirurgia nel morbo di Basedow: nostra esperienza. Giorn It Chir XLIX – 1995. Avenia N. – Puma F. – Galeotti M. – Santoprete S. – Urbani M. – Casadei S. – Ricci F. – Daddi N. – Pagliuca V. – Ottavi P.;

• Gozzi cervico-mediastinici: considerazioni clinico-terapeutiche su 100 casi operati. Giorn It Chir XLIX – 1995. Avenia N. – Puma F. – Cerroni M. – Galeotti M. – Urbani M. – Santoprete S. – Casadei S. – Daddi N. – Pagliuca V. – Ottavi P.;
• Trattamento microchirurgico delle recidive del varicocele. Giorn It Chir Vol. 52 – 1998. Pacifici A. – Contine A. – Sarno U. – Trapassi S. – Servili S. – Pagliuca V. – Dominici C.

• Patologia tiroidea di interesse chirurgico a degenza breve. II Convegno di aggiornamento permanente della Società Polispecialistica Italiana dei Giovani Chirurghi (S.P.I.G.C) – Chieti 17-18/05/1996. Avenia N. – Alberti D. – Ragusa M. – Ricci F. – Fonsi G.B. – Daddi N. – Pagliuca V. – Ottavi P. – Calzolari F.;

• Impiego del laser a diodi nelle patologie vascolari cutanee; IV° Convegno Nazionale Estense di Video-Chirurgia Plastica – Ferrara 8-9-10 /06/2000; Pacifici A. – Coccaro A. – Calabrese A. – Becchetti A. – Pagliuca Vlr.;
• Nostra attuale esperienza nella costituzione del pene nel transessualismo gino-androide; Transiti: Percorsi e significati dell’identità di genere; Bologna 24/06 1/07/2000; Pacifici A. – Dominici C. – Cordellini M. – Mazzeo C.- Pagliuca V.
• Impiego del laser ad erbium: nostra esperienza. 50° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica (S.I.C.P.R.E.), Roma 14-16/09/2001;Pacifici A. – Pagliuca Vlr. – Sarno U. – Coccaro A. – Dominici C.;
• Epilazione con luce pulsata: nostra esperienza. V° Congresso Nazionale di Medicina Estetica; Milano 10-11-12/10/2003; Pacifici A. – Pagliuca V.; Dominici M. M. – Dominici C.;

• Laser resurfacing: indicazioni, tecnica e risultati. 48° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica (S.I.C.P.R.E.), Gubbio (PG), 25-30/09/1999; Pagliuca Vlr. – Pagliuca Vnt. – Sarno U. – Barile A. – Petricig P.;
• Considerazioni e risultati nell’utilizzo del laser ad erbium; 3° Congresso Nazionale di Medicina Estetica; Milano 12-13-14/10/2001; Pagliuca V.; Pacifici A. – Sarno U. – Coccaro A.;
• Impiego della luce pulsata nel trattamento dell’ipertricosi; Corso full immersion su: laser e luce pulsata in chirurgia estetica – Perugia, 11-12/06/2004; Pagliuca V.;
• Laser e tecnologie biomediche nelle lesioni vascolari; Spoleto (PG), 3-4/10/2008; Pagliuca V.
• Membro del comitato scientifico congressuale: Tossina Botulinica; Perugia 23-24/04/2003;
• Laser e Luce Pulsata in Chirurgia Estetica: a che punto siamo in Italia; Perugia 11-12/06/2004;
• Laser e Tecnologie Biomediche in Chirurgia Plastica; Spoleto (PG) 3-4/10/2008.

Dal 05/02/2008 al 31/03/2010 ha ricoperto la carica di Direttore Sanitario del Poliambulatorio Specialistico - Centro Laser Terni sito in Terni – Via Montegrappa 51/d, autorizzato dalla Regione Umbria al n. 494 del 05/02/2008.
Dal 21/03/2011 ricopre la carica di Direttore Sanitario del Poliambulatorio Specialistico – Libero Fisiomed sito in Terni – Via del centenario 23, autorizzato dalla Regione Umbria al n. 757 del 11/02/2011.
Dal mese di Maggio del 2009 è iscritto all’Albo al numero 888 come Consulente Tecnico di Ufficio presso il Tribunale di Terni.


BLEFAROPLASTICA
L’intervento di blefaroplastica è una procedura che consente di asportare gli eccessi adiposi e, spesso, anche la cute in eccesso, a livello delle palpebre inferiori e superiori. La blefaroplastica può correggere sia la discesa delle palpebre superiori sia le borse palpebrali. L’intervento sulle palpebre viene effettuato in regime di day hospital in anestesia locale con una sedazione leggera. Normalmente si pratica un’incisione lungo il solco naturale delle palpebre, nella piega cutanea della palpebra superiore e nella zona immediatamente al di sotto delle ciglia per quanto riguarda la palpebra inferiore. L’incisione può prolungarsi fino alle “zampe di gallina” o alle rughe d’espressione nel contorno esterno degli occhi. Attraverso queste incisioni è possibile separare la cute dal grasso e dai muscoli sottostanti, per asportare l’eccesso di grasso, rimuovendo anche, se necessario, la pelle ed il muscolo che hanno perso l’iniziale tensione. Al termine dell’intervento si applicano alcuni punti molto sottili di sutura. Dopo la blefaroplastica è normale che le palpebre si gonfino e che si manifestino ecchimosi di varia entità. Tali fenomeni possono essere più marcati da un lato che dall’altro e ciò non deve preoccupare. Per limitare edema ed ecchimosi, che spesso tendono a diffondersi verso il basso, è utile applicare alle palpebre compresse ghiacciate. Tali fenomeni tenderanno a scomparire entro circa 7-10 giorni. E’ preferibile per contenere l’edema mantenere la testa più alta del corpo, anche durante il sonno. A tale scopo è sufficiente assumere durante il sonno una posizione supina con la testa sollevata a 45° dal piano orizzontale. Dopo 5-6 giorni si può lavare la testa reclinandola all’indietro. Per 6 settimane dopo l’intervento è necessario evitare esposizioni al sole con il viso, evitare attività sportiva intensa, in particolare il nuoto e le immersioni.

RINOSETTOPLASTICA
La rinosettoplastica è un intervento che consente di ridurre o di migliorare le dimensioni del naso, di modellare il profilo della sua punta o della piramide, di restringere le narici o di modificare l’angolo tra il naso ed il labbro superiore, ma anche di alleviare problemi respiratori. La rinosettoplastica prevede una degenza di circa 1 giorno e generalmente si esegue in anestesia generale. L’intervento prevede incisioni che si preferiscono all’interno delle narici; la cute viene separata dalla sua struttura ossea e cartilaginea, che viene rimodellata in base al profilo desiderato. Al termine dell’intervento viene applicata una piccola doccia gessata, che contribuisce a conservare il nuovo profilo, oltre a tamponi nasali che vengono rimossi dopo circa 24 ore; il gesso verrà rimosso dopo 7 giorni. Il gonfiore sotto gli occhi può aumentare nei due giorni successivi all’intervento, in seguito scenderà sulle guance per effetto della gravità per poi risolversi in circa 7-10 giorni.Se usate occhiali da vista, questi possono essere poggiati sul gesso la prima settimana, poi potranno essere sospesi sulla fronte con un cerottino il primo mese dopo l’intervento. Non soffiate il naso per una settimana; aprire la bocca nel caso abbiate la necessità di starnutire. Non piegare il capo in avanti al di sotto del livello del cuore per 2 settimane per evitare sanguinamenti. Per eventuali perdite di sangue dal naso è sufficiente sdraiarsi e rilassarsi, applicare un tamponcino nella narice sanguinante imbevuto con acqua ossigenata, appoggiare compresse ghiacciate sul naso e sugli occhi. Le incrostazioni che si formano nelle narici possono essere rimosse gentilmente con un cotton fioc imbevuto con acqua ossigenata. Dopo circa 1 settimana è possibile lavare la testa reclinandola all’indietro. Per 6 settimane dopo l’intervento è necessario evitare esposizioni al sole con il viso, evitare attività sportiva intensa, in particolare il nuoto e le immersioni.

MASTOPLASTICA ADDITIVA
La mastoplastica additiva è un intervento chirurgico volto ad aumentare le dimensioni di un seno poco sviluppato ed a migliorarne la forma. I principali motivi che inducono una paziente a sottoporsi a tale intervento risiedono nel desiderio di accrescere il volume e riequilibrare eventuali asimmetrie. Le protesi mammarie sono involucri di silicone ripieni di un gel più o meno fluido della stessa sostanza. Le protesi più comunemente utilizzate sono in poliuretano o testurizzate.
L'incisione può essere praticata nel solco sottomammario, intorno all'areola (emiperiareolare inferiore o superiore) o nel cavo ascellare. La via sottomammaria è probabilmente la più fisiologica, in quanto rispetta completamente la ghiandola; attraverso l’incisione, i tessuti mammari vengono sollevati per creare una tasca che può essere localizzata in posizione retro-ghiandolare o sotto-muscolare, quindi al di sotto del muscolo grande pettorale. L’inserimento sotto-muscolare riduce il rischio potenziale di contrattura capsulare, tuttavia si ha meno controllo su una eventuale dislocazione della protesi. La via periareolare consente una buona visione del campo operatorio e sicuramente lascia una cicatrice meno visibile rispetto a quella del solco sottomammario. Nelle zone che circondano l’incisione si possono verificare fenomeni di ipersensibilità, iposensibilità o insensibilità, che generalmente scompaiono nel tempo. Non vi sono prove scientifiche che dimostrino l’esistenza di un rapporto di causa-effetto tra le protesi mammarie ed i tumori alla mammella, tuttavia devono essere modificate le procedure per eseguire una mammografia. Dopo l’intervento deve essere indossato un corsetto (giorno e notte per un mese), il quale contribuisce a mantenere la protesi all’interno dell’apposita tasca ed a migliorare la nuova linea infra-mammaria. I punti di sutura saranno rimossi dopo circa 10 giorni; il gonfiore scomparirà solo dopo un periodo che varia dalle 4 alle 6 settimane. È preferibile non realizzare esercizi fisici per 15 giorni e riprendere una attività sportiva intensa dopo circa 6 settimane

MASTOPLASTICA RIDUTTIVA
La mastoplastica riduttiva è un intervento rivolto a quelle pazienti che presentano un volume mammario eccessivo rispetto alle proporzioni del corpo, mammelle pesanti e pendule con i capezzoli e le areole mammarie rivolte verso il basso, rilevanti asimmetrie volumetriche, connessi disturbi fisici e disagio psicologico. L’intervento si esegue in anestesia generale e si rende necessaria una degenza di 1 o 2 giorni. Le specifiche caratteristiche individuali e le preferenze/aspettative della paziente inducono il chirurgo a scegliere la tecnica da adottare per ottenere la riduzione mammaria. Le due principali tecniche prevedono l’allestimento di un lembo a peduncolo inferiore oppure di un lembo a peduncolo superiore. Dopo aver rimosso l’eccesso di tessuto mammario, adiposo e cutaneo, il capezzolo e l’areola sono ricollocati al livello desiderato. L’areola, normalmente dilatata nei seni voluminosi, viene ridotta; generalmente il complesso areola-capezzolo non viene distaccato dai tessuti sottostanti, consentendo alla paziente di conservare la sensibilità della regione, preservando anche la possibilità di allattare. Generalmente vengono posizionati tubi di drenaggio per evitare l’accumulo di siero e, al termine dell’intervento, viene applicato un bendaggio elastico. Dopo 1 o 2 giorni saranno rimossi i drenaggi ed il bendaggio compressivo, quindi sarà indossato un corsetto post-operatorio per alcune settimane. I punti di sutura vengono rimossi in fasi successive che vanno dai 7 ai 21 giorni circa. E’ possibile avvertire una certa insensibilità nella zona dei capezzoli e delle areole, che sarà comunque temporanea. Per riprendere la normale attività lavorativa e sociale è necessario attendere circa 15-20 giorni; per l’esercizio fisico intenso occorre attendere almeno 6 settimane.

ADDOMINOPLASTICA
L’addominoplastica è una procedura chirurgica finalizzata alla rimozione dell’eccesso di cute e di tessuto adiposo della regione addominale ed al rafforzamento dei muscoli della parete addominale. L’intervento produce una cicatrice permanente di dimensioni variabili, posizionata in una zona dove possa essere completamente coperta dagli indumenti. L’intervento si esegue in anestesia generale e richiede una degenza di circa 2 giorni. Si esegue un’incisione nella zona immediatamente superiore all’area pubica, la cui lunghezza dipenderà dalla quantità di cute da rimuovere. Il lembo cutaneo allestito viene teso e la parte in eccesso eliminata, mentre i muscoli dell’addome vengono rimessi in tensione riaccostandoli sulla linea mediana. Una seconda incisione consentirà di riposizionare l’ombelico, precedentemente isolato. Generalmente vengono posizionati tubi di drenaggio per evitare l’accumulo di siero e, al termine dell’intervento, viene applicato un bendaggio elastico. Dopo 1 o 2 giorni saranno rimossi i drenaggi e mantenuta una medicazione compressiva per circa 2 settimane. Durante il periodo post-operatorio, per circa 6 settimane è obbligatorio l’uso di una guaina elastica. Nei giorni immediatamente successivi l’intervento è consigliabile astenersi da eseguire particolari sforzi fisici; occorre attendere 15-20 giorni prima di riprendere una consueta attività fisica e almeno 6 settimane prima di praticare attività sportiva intensa. I punti di sutura saranno rimossi progressivamente in un periodo che va dai 7 ai 21 giorni circa.

LASER LIPOLISI
Gli accumuli localizzati di tessuto adiposo, resistenti alla dieta e alla ginnastica, possono essere eliminati definitivamente mediante la liposuzione, tecnica di modellamento corporeo a cielo coperto. La liposuzione puo’ essere effettuata su qualsiasi area, ma le zone dove viene praticata più frequentemente sono i fianchi, le cosce, le ginocchia, l’addome, la regione sottomentoniera. La quantità di adipe asportabile è limitata e determinata in base alle caratteristiche del singolo paziente. All’intervento residuano inevitabilmente cicatrici cutanee di minima estensione, collocate in corrispondenza dei solchi cutanei naturali e perciò destinate a diventare praticamente invisibili. La laser lipolisi è un trattamento laser-assistito di liposcultura, cosi' mini-invasivo e minimamente traumatico da essere richiesto da un target di pazienti sempre più ampio di quello interessato ai metodi tradizionali di liposcultura classica. La laserlipolisi rappresenta una tecnica innovativa, studiata appositamente per rimuovere l'eccesso di tessuto adiposo mediante l'interazione selettiva tra il fascio laser e gli adipociti. Il risultato è la denaturazione e la rottura delle membrane delle cellule adipose e la fuoriuscita del loro contenuto. Contemporaneamente per fotocoagulazione vengono chiusi i piccoli vasi sanguigni cosi' da ridurre la perdita ematica. Infine lavorando negli strati superficiali è possibile eseguire dall'interno una fotostimolazione del collagene dermico con effetto di retrazione del tessuto cutaneo. La luce laser viene veicolata tramite delle microcannule del diametro di 1 mm. L'elevata potenza della luce laser rompe le membrane delle cellule adipose favorendo la fuoriuscita del contenuto cellulare, una soluzione oleosa di scarsa viscosità che permette da un lato il facile modellamento del corpo e ,dall'altro,la sua facile rimozione anche con microcannule a bassa pressione o siringhe. La Laserlipolisi può essere comunque associata alle tecniche tradizionali di liposuzione, specialmente nel caso di grandi volumi. I vantaggi che ne derivano sono una buona riduzione della flaccidità cutanea causata dallo svuotamento del grasso e una maggiore regolarita' e omogeneità della superficie cutanea. La procedura si esegue a livello ambulatoriale o in day surgery ed in anestesia locale con modesta sedazione.

LASER FRAZIONALE E MICRO LASER PEEL
Recentemente è stata introdotta una nuova tecnologia: l’ablazione laser frazionale. Tale innovazione ha consentito di lasciare a livello microscopico delle piccole isole di cute, nell’ambito del tessuto trattato, da cui la guarigione avviene molto più rapidamente. Rispetto ai tradizionali skin resurfacing ablativi il decorso risulta decisamente abbreviato. Possono essere trattate con il laser erbium frazionale una vasta gamma di soluzioni: rughe profonde e superficiali, cicatrici da trauma, da acne e da varicella, pigmentazioni senili e solari. La procedura consiste nel sottoporre il paziente ad una anestesia topica con crema anestetica, associata ad anestesia tronculare; la somministrazione di energia laser crea migliaia di microscopici canali nella cute, intervallati da aree di cute sana non trattata. Nelle zone trattate si verifica una stimolazione a produrre nuovo collagene, mentre le zone di cute non trattata si tonificano per il fisiologico processo di guarigione. Dopo il trattamento si avverte una sensazione di bruciore, che si attenua generalmente entro un’ora circa. La completa guarigione avviene entro 3-4 giorni. Soggetti predisposti ad infezioni virali da Herpes devono seguire un protocollo di profilassi con, ad esempio, aciclovir compresse da 400 mg; va assunta una compressa ogni 12 ore, da 2 giorni prima dell’intervento fino a due giorni dopo. In pazienti con segni evidenti di fotoinvecchiamento, trova una specifica indicazione la nuova tecnica del Micro Laser Peel; consiste in una ablazione controllata e precisa degli strati superficiali della cute. Tale intervento si colloca a metà tra una microdermoabrasione ed un full skin resurfacing, andando a rimuovere dai 20 ai 50 micron di epidermide. Dal giorno dopo il trattamento compare progressivamente una desquamazione, seguita dal processo di riparazione che si attua entro 4-5 giorni

INFILTRAZIONE DI ACIDO IALURONICO
L'acido ialuronico è oggi la sostanza più diffusa tra gli impianti iniettabili che si usano per il trattamento di rughe, solchi, piccole aree depresse e per l'aumento temporaneo di volume di labbra, zigomi e altre zone del viso. L’iniezione viene effettuata con un ago molto sottile nello spessore del derma. Scopo dell' infiltrazione con acido ialuronico è quello di riempire e correggere le rughe più profonde del viso. Il metodo prevede l’utilizzo di una preparazione di acido ialuronico che viene infiltrata immediatamente al di sotto delle rughe da trattare. E’ un prodotto naturale, riassorbibile al 100%, costituente essenziale del corpo umano, non dà reazioni allergiche, né sono descritte complicanze legate al suo uso. Una volta iniettato, l'acido ialuronico viene gradualmente riassorbito dall'organismo. La durata di questo processo varia da individuo a individuo. L’eventuale dolore del trattamento varia in base alla sensibilità individuale, ma dipende anche dalla sede in cui l'acido ialuronico viene iniettato. Le labbra, per esempio, sono particolarmente sensibili ed è quindi opportuno applicare una crema anestetica prima del trattamento, oppure eseguire un’anestesia tronculare. Altre zone, come le pieghe naso labiali, possono essere trattate senza alcuna anestesia oppure applicando la crema anestetica. Il risultato dipende dalla situazione di partenza, come in tutti i trattamenti estetici sia medici che chirurgici; perciò è molto importante che medico e paziente analizzino possibilità e limiti dell'eventuale intervento. Una persona con rughe naso labiali marcate non può aspettarsi che queste spariscano con una sola fiala di acido ialuronico: saranno necessarie più sedute per raggiungere il risultato desiderato. Se le pieghe sono meno marcate, il risultato sarà più evidente anche con l’infiltrazione di una sola fiala di acido ialuronico. Anche per l’aumento di volume delle labbra tutto dipende dalla situazione di partenza; in pazienti con labbra molto sottili, che desiderano aumentarne sensibilmente sia il volume che la proiezione, sarebbe auspicabile eseguire inizialmente un trattamento non particolarmente aggressivo, eseguendo eventualmente un “ritocco” a distanza di 1-2 settimane. Invece, una persona che desidera mettere in evidenza il contorno delle labbra e aumentarne leggermente il volume, dopo una sola seduta sarà probabilmente soddisfatta. Tale intervento si pratica in ambulatorio, con o senza anestesia locale; nella maggior parte dei casi si può riprendere subito la normale attività lavorativa e sociale. La durata è limitata nel tempo, varia da 3 a 12 mesi. Subito dopo il trattamento normalmente non vi sono reazioni cutanee rilevanti. A volte, il paziente potrà notare un rossore e avvertire un lieve bruciore ed un edema, che nella maggior parte dei casi scompaiono nel giro di poche ore.

INFILTRAZIONI DI TOSSINA BOTULINICA
La tossina botulinica è una specialità medicinale di classe “C”. Si tratta di un farmaco, ricavato da un batterio, il Clostridium Botulinum, di cui è stata autorizzata l’immissione in commercio da parte del Ministero della Salute a partire dal 1° aprile 2004. La Tossina viene commercializzata in forma liofilizzata e sottovuoto, per cui il suo utilizzo ne prevede l’attivazione, ottenuta utilizzando soluzione fisiologica in quantità variabile in rapporto all’uso ed ai risultati che si vogliono ottenere. La tossina botulinica provoca la scomparsa delle rughe di espressione in quanto è in grado di causare la distensione dei muscoli sottostanti, che con la loro contrazione causano la comparsa delle rughe stesse. In genere viene utilizzata per trattare le rughe che compaiono a livello del terzo superiore del volto, particolarmente a livello di glabella, fronte e “zampe di gallina”. Tale distensione viene ottenuta attraverso un meccanismo di paralisi flaccida, causata dall’inibizione della liberazione, a livello della placca motrice (la zona di connessione tra nervo e muscolo), di un mediatore chimico fondamentale per la trasmissione dell’impulso nervoso. In tal modo l’impulso nervoso non viene trasmesso ed il muscolo non si contrae, causando in tal modo anche la distensione della cute sovrastante e la scomparsa delle rughe. Il suo effetto, che si rende evidente dopo circa una settimana, dura in media 4-6 mesi e, in ogni caso, il trattamento non va ripetuto prima di 3 mesi. Lieve gonfiore e rossore transitorio si possono verificare subito dopo il trattamento. L' effetto della tossina botulinica non è immediato e richiede circa 1 settimana per essere pienamente visibile. Nelle ore successive al trattamento, si raccomanda di non praticare sport intensi. È necessario non sfregare o massaggiare l’area trattata per 24 ore dopo il trattamento. I risultati saranno visibili nel giro di qualche giorno, ma per circa quindici giorni, gli effetti sul viso potranno essere variabili prima di stabilizzarsi. Gli effetti saranno solitamente scomparsi dopo un periodo variabile di 3-6 mesi. Le eventuali complicazioni fino ad ora conosciute, sono in particolare una discesa della palpebra o del sopracciglio, difficoltà di deglutizione, disturbi della mimica. Eventualmente, questi disturbi persistono solitamente per poche settimane.